E fu così che una mattina nacque Cascina Teresina

Finalmente si comincia! E per prima cosa battezziamola chiamandola con un nome che evochi la mia infanzia: Cascina Teresina.

L’ispirazione è venuta osservando il paesaggio dall’angolo della meditazione, seduto su quella panchina di granito sotto il fiorire del ciliegio, ammirando la bellezza della valle che da Nesso sale sino al Pian del Tivano, e dello spicchio di Lago di Como che s’innesta tra essa e i monti che segnano il confine dell’Italia con la Svizzera, un paesaggio che ha richiamato la memoria all’infanzia quando con la nonna si andava per cascine a comprare frutta, verdura, uova, formaggi.

Per “conquistarla” c’è voluto un bel pò di tempo, molta pazienza, tante energie, altrettanta temperanza, ma ce l’abbiamo fatta, e come si suol dire ora è giunto il momento di “mettere gli stivali sui campi” a cominciare con una bella approfondita ricognizione, anzi con più ricognizioni, stante l’estensione, la disposizione, e lo stato di abbandono che nel recente passato ha visto vincere arbusti e rovi, rovi ed ancora rovi, su gran parte di prati e campi nei vari terrazzamenti.

C’è innanzitutto da realizzare un’ingresso carraio perché altrimenti risulta inaccessibile per i mezzi meccanici, essendo stata vissuta precedentemente con il solo mezzo di trasporto costituito dagli asini. Poi appunto la pulizia di prati, campi e terrazzamenti da rovi e boscaglia, mettere in ordine i muri a secco e ripristinare quelli danneggiati, progettare la ristrutturazione della cascina ed in parallelo procedere con l’opera complessiva di recupero e di ri-valorizzazione dell’intero podere avviando progressivamente le attività agricole e di allevamento.

L’area con i suoi terrazzamenti rivolti a mezzogiorno si trova ad un’altitudine tra i 600 e i 700 metri ed è caratterizzata da uno straordinario micro clima temperato, una situazione che dovrebbe risultare particolarmente favorevole per le attività agricole, che saranno condotte nel rispetto della sostenibilità ambientale, cercando di contribuire al recupero e alla tutela della biodiversità, facendo anche laboratorio ed innovazione.

Un primo sguardo sul contesto? Eccolo:

 

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