Folle estate, sbalzi di 20 gradi: “ho fatto bene a farmi tosare?”

La domanda di Argo, il nostro Ariete-alpha, è più che lecita, con temperature che sono arrivate a 34° ma poi scese in mezza giornata a 12°, quindi su a 37° e nuovamente giù a 18° nel giro di un giorno.

Sarà che il tempo metereologico è uno degli argomenti che più occupa gli umani dalla loro comparsa sulla Terra, sarà che come una rondine non fa primavera qualcuno potrebbe arrivare a sostenere che un anno non fa statistica e mettere persino in discussione il cambiamento climatico, che invece c’è, ed è dimostrato scientificamente.

Sta di fatto che, al di là dell’aver per gioco messo in bocca ad Argo tale dubbio amletico, che tanto da razza rustica quale è la Ouessant cui fa parte lui ed il resto del gregge sono pecore in grado di affrontare situazioni anche più estreme, la questione invece dell’impatto sulle colture è davvero un serio problema: sui nuovi impianti di vite abbiamo subito prima un’aggressione di malattie fungine senza precedenti, poi ad improvvise scottature delle piante.

Una primavera-estate davvero balorda.

Però, dite la verità, non sono davvero bello ed legante?

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