I vantaggi del ritardatario

Siamo andati “un pò lunghi” questo primo inizio di anno in Cascina Teresina, poche settimane a disposizione dall’ingresso, tanto lavoro di decespugliamento e derovizzazione, e così il tanto desiderato il mais si è riusciti a seminarlo, in un piccolo appezzamento, solo il nove di giugno, esattamente un mese fa, in ritardo in rapporto a latitudine, quota e tipo di mais non precoce (marano rosso).

Il ritardatario ha però, talvolta, notevoli vantaggi, in questo caso perchè all’arrivo dei devastanti nubifragi a cavallo di giugno e luglio, essendo le piante ancora in dimensioni contenute, hanno retto meglio l’impatto con la violenza del vento e dell’acqua, che hanno fatto invece soccombere, abbattendole e sradicandole,  piante di mais più avanti nella crescita osservate in altri appezzamenti.

Da questi primi mesi di conoscenza del terreno e delle condizioni climatiche, si conferma quanto già si era ipotizzato di molto positivo, pertanto verosimilmente si arriverà sì “un pò lunghi” anche con la raccolta, confidando anche in una tarda estate / primo autunno generosi in termini di clima…

 

 

 

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